A casa...
Quando io e te
mamma
eravamo insieme
io mi sentivo
a casa…
E così
ormai ti cerco nei tuoi vestiti
nell'odore dell'armadio
nei profumi e nei gioielli
nelle creme per il viso
per il corpo
e per le mani
nelle stanze della vita
che hai abitato
nella luce del mattino
e nell'imbrunire della sera.
In ogni mio respiro
che da te, il primo,
mi fu dato.
Madre della vita...
Tu sei me e io sono te...
Riscopro l'amore
per me stessa
attraverso le cose
che mi hai insegnato.
Tu, la mia prima maestra
di queste righe storte
che non mi riesce
di addrizzare.
Ho capito che
se sono orgogliosa di me,
ora, lo devo solo a te.
Alla tua fragile forza.
All'esempio che mi hai
donato vivendo.
Testimonianza virile
di solitudine
e di resistenza.
Fino a quando
hai avuto respiro
sempre accanto a me
ti ho trovata.
Grazie
per esserci stata!
Perché ti sento
ancora vicina.
E ti porto
dentro di me,
immutata,
intatta,
per nulla scalfita
o logorata dal tempo,
che invece
lacera i resti.
Colonna diritta
e sicura.
Primo e ultimo
baluardo al mio cuore
che, a volte, vacilla,
ma che poi trova
immediato riparo
e conforto,
in te confidando.
In te, madre,
che sei sempre
stata presente,
accanto,
in tribolante attesa,
come solo
una mamma sa fare.
Prossima alla vita
mia degli affetti,
con tutte
le diverse emozioni.
Se, nonostante tutto,
ogni giorno
continuo ad amare,
ebbene...
lo devo anche a te...
(25 maggio 2021)
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